Una ricerca di SanDisk ha analizzato le perdite di tempo legate all’utilizzo di computer poco performanti scoprendo che in un anno, si sprecano in media 3,3 giorni in attesa del caricamento dei file e 2,2 giorni a causa di applicazioni lente.
Tra i paesi con il più alto livello di insofferenza tecnologica c’è l’Italia dove risulta che gli utenti abbiano sprecato in media 6,86 giorni, corrispondenti a oltre 164 ore, davanti a uno schermo acceso in attesa che qualcosa accadesse. SanDisk lo definisce “rallentamento digitale” ed è entrato a far parte della top ten dei motivi di stress quotidiano dei nostri concittadini, c’è addirittura chi allenta la tensione con palline antistress o lanciando oggetti contro il muro. La soluzione? Basterebbe cambiare lo strumento incriminato, ma per non spendere soldi in continui cambi è aggiornamenti basterebbe che le aziende prendessero in considerazione la locazione operativa al posto dell’acquisto al momento del rinnovo del parco macchine e in men che non si dica si ritroverebbero sempre con macchine aggiornate e perfettamente funzionanti, con un notevole risparmio di tempo e denaro.